“Quanta tecnica protocollare, quanto spreco di coadiuvanti enologici, quanto gratuito sfoggio di muscolarità; ma anche quanta negligenza spacciata per avanguardia, quante sprezzature fuori controllo, quante scelte involute e cerebrali contrabbandate come ritorno alla tradizione. Poi, però, come d’incanto, «incontri la grazia e la bellezza”