Che il mondo del Verdicchio marchigiano sia in fermento è cosa certa. La qualità diffusa -oggi più che un tempo- si è fatta evidenza, e fa il paio con l’accresciuta consapevolezza tecnica, o meglio ancora con l’accresciuta sensibilità interpretativa, a cui sta apportando linfa nuova una giovane generazione di vignaioli & custodi intellettualmente curiosa, libera da preconcetti e pure sensibile ai temi della sostenibilità ambientale. E il tutto si rafforza nella certezza di poter sfruttare un patrimonio vitato che annovera spesso e volentieri vecchi impianti, o impianti comunque maturi, e una molteplicità di territori che altri non è se non molteplicità di voci.