L’etimo del nome deriva dalla parola dialettale “rabioso” (o “rabiosa”, al femminile) e non c’è bisogno di aggiungere altro. La terra d’elezione di questo rosso di ferocia acido-tannica sono le piane alluvionali del Piave, in provincia di Treviso, e Giorgio Cecchetto ne è uno dei più sensibili interpreti. Ecco il racconto di una cavalcata lunga dal 1994 al 2017.